Giacenze postali continua la guerra dei Cobas contro Poste italiane

Secondo i sindacati la direzione del Cmp la posta non smistata è stata fatta "sparire"

Giacenze postali continua la guerra dei Cobas contro Poste italiane
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Giacenze postali continua la guerra dei Cobas contro Poste italiane. Questa volta i sindacati di base accusano la direzione aziendale di "dribblare" le magagne giocando sugli straordinari.

Giacenze postali

Dopo Natale i rappresentanti dei lavoratori avevano denunciato la presenza di 1.500 tonnellate di posta inevasa.  Quattrocento avevano una destinazione nazionale e il resto internazionale. Ebbene, sembra che quest'ultima sia ora completamente sparita. Rimane solo parte dell'altra.

Magia?

Secondo i Cobas non è stata fatta una magia. Semplicemente sarebbe stata distribuita (secondo la loro accusa) tra altri Centri di smistamento. "Cosa che sostenevamo dovesse essere fatta sin dall'inizio - hanno detto i sindacalisti - Invece hanno tentato invano di risolvere ricorrendo agli straordinari".

L'inghippo

Ma c'è un inghippo secondo i Cobas: "Siccome c'erano state delle visite degli ispettori, ora la direzione deve giustificare la sparizione di tutta la giacenza - hanno sostenuto - Così chiama ancora agli straordinari i dipendenti, anche se non devono fare nulla. Il paradosso è che la posta nazionale rimasta invece, resta al suo posto senza che nessuno la tocchi. Perché ora deve figurare che i dipendenti durante il lavoro extra si occupano di quella internazionale".

L'azienda nega

Nell'unica occasione in cui la direzione Poste italiane aveva replicato alle accuse dei Cobas aveva negato tutto: "La quantità massima di corrispondenza disponibile giornalmente presso il Centro di meccanizzazione postale di Peschiera Borromeo durante il periodo natalizio è stata di circa 150 tonnellate, smistate secondo gli standard previsti", aveva precisato in un comunicato.

"Nessuna giacenza"

"Non risponde al vero la notizia da fonte sindacale che riporta una giacenza di 1.500 tonnellate di posta in giacenza - proseguiva la nota -. Per far fronte ai previsti picchi di attività del periodo natalizio, Poste Italiane ha predisposto una serie di interventi tra cui numerose azioni per il rafforzamento dello smistamento all’interno dei principali centri della rete logistica lombarda e nazionale oltre all’inserimento di nuovo personale".

 

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