Archivi storici di Crespi il Comune esercita la prelazione

Secondo il sindaco Valeria Radaelli si tratta di una memoria storica del paese che deve rimanere alla comunità.

Archivi storici di Crespi il Comune esercita la prelazione
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Gli archivi storici della fabbrica di Crespi saranno del Comune. L'Amministrazione guidata dal sindaco Valeria Radaelli ha, infatti, deciso di esercitare il diritto di prelazione.

Consiglio d'urgenza

Per discutere dell'esercizio della prelazione per l'acquisizione degli archivi, il Parlamentino capriatese si è riunito d'urgenza mercoledì, ieri. "L'archivio è in mano al Comune dalla chiusura della fabbrica - ha spiegato il sindaco all'Assise - Si tratta di un archivio industriale fatto di documenti contabili e lastre fotografiche. Si tratta di tutto ciò che rimane dell'attività della fabbrica e perciò va conservato".

Diritto di prelazione

Il primo cittadino ha spiegato al Consiglio che il Comune sapeva di avere un diritto di prelazione quando la raccolta è stata messa in vendita. "Non abbiamo partecipato all'asta - ha commentato - Ne abbiamo parlato nella Commissione Crespi e deciso di esercitare il diritto di prelazione". Per acquisire l'archivio il Comune dovrà quindi spendere 36mila euro per pareggiare l'offerta del gruppo Odissea che si era aggiudicato provvisoriamente  la raccolta.

Un bene da conservare e valorizzare

Il primo cittadino ha sottolineato l'importanza dell'archivio. Un bene per cui il Comune ha già investito, mettendolo al sicuro, nell'edificio delle scuole e per digitalizzare le lastre fotografiche. "E' importante che resti alla comunità - ha osservato Radaelli - Al riparo da eventuali cambiamenti di proprietà o fallimenti in cui può incorrere il privato. Senza contare che, se venisse acquisito da un privato, questi potrebbe collocarlo altrove e non a Crespi". Per acquistare la raccolta il Comune utilizzerà parte dell'avanzo di amministrazione, senza andare a distogliere risorse dai servizi.

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