"La Giunta Di Stefano svende Villa Puricelli Guerra"

I Giovani Sestesi bocciano il progetto dell'Amministrazione di affittare la storica dimora in centro a Aler. La proposta approderà giovedì sera in Consiglio

"La Giunta Di Stefano svende Villa Puricelli Guerra"
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"Affitto troppo basso, Aler in difficoltà economiche e così i cittadini di Sesto San Giovanni non potranno più usufruire di uno dei più importanti palazzi della città". I Giovani Sestesi bocciano il progetto dell'Amministrazione di affittare Villa Puricelli Guerra a Aler che vi insedierà la sua nuova sede. La trattativa con l'Agenzia Regionale per l'edilizia pubblica è in fase avanzata tanto che giovedì sera  approderà in Consiglio comunale per la sua approvazione.

Vino: "Affitto irrisorio e manutenzione inesistente"

"Il Comune di Sesto San Giovanni chiede infatti un canone annuo di 57.057 euro l'anno, praticamente 4.750 euro al mese, quanto si paga normalmente per un negozio di media taglia nel centro di Sesto San Giovanni". Sostiene Paolo Vino, segretario dei Giovani Sestesi. "In cambio di una cessione per un periodo lunghissimo, 18 anni almeno, all'Ente Case Popolari si chiede solamente di esercitare le manutenzioni ordinarie, la vigilanza, la custodia e la guardiania dell'immobile, l'intestazione delle utenze oltre che di eseguire opere di manutenzione straordinaria per un valore stimato in euro 250.000 lordi. Praticamente per la manutenzione e il mantenimento della storica Villa Puricelli Guerra si prevede di spendere appena 13.000 euro l'anno. Una inezia".

Solo la Sala del Camino rimarrà a disposizione dei cittadini

Sesto San Giovanni Paolo Vino
Paolo Vino, segretario politico dei Giovani Sestesi

"Occorre fermare questa scelta folle prima che sia troppo tardi". Continua Vino. "L'accordo tra le parti prevede inoltre che i sestesi non potranno più fruire degli spazi della Villa, ad eccezione dell'uso della Sala del Camino che potrà essere richiesta solamente per 30 accessi l'anno". Vino esprime perplessità anche sulla situazione economica di Aler. "La Giunta ignora colpevolmente che sta affidando un patrimonio pubblico a un ente indebitato e caratterizzato da enormi problemi sia economici che organizzativi. C'è il rischio che il Comune non incasserà nemmeno i canoni promessi”.

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