Amianto killer alla Breda: "Operai morti per le sigarette"

Pubblicate le motivazioni della sentenza di assoluzione nei confronti di otto ex dirigenti accusati di omicidio colposo

Amianto killer alla Breda: "Operai morti per le sigarette"
Pubblicato:

Processo per amianto killer alla Breda Ansaldo: pubblicate le motivazioni della sentenza di assoluzione nei confronti di otto ex dirigenti finiti alla sbarra con l'accusa di omicidio colposo per negligenza, imprudenza, imperizia e inosservanza delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro. Dodici le vittime, ex lavoratori dello stabilimento di viale Sarca residenti tra Sesto San Giovanni e Hinterland. Undici le famiglie che si erano costituite parte civile al processo al Tribunale di Milano.

La sentenza di assoluzione e le motivazioni

Non esiste una «legge scientifica» che leghi le morti per mesotelioma pleurico alla prolungata esposizione alle fibre di amianto. E una delle cause dei decessi potrebbe essere ricondotta al fumo di sigaretta. Anche se, come è emerso nel corso del procedimento penale di primo grado conclusosi lo scorso giugno, non tutti gli operai deceduti erano fumatori. È questo il nodo centrale delle motivazioni (depositate ieri, martedì) alla base della sentenza di assoluzione emessa a giugno, perché il «fatto non sussiste».

Il pm aveva chiesto condanne fino a quasi 5 anni

Il pm titolare dell’inchiesta aveva chiesto nei confronti degli imputati condanne che andavano dai 2 ai 4 anni e 11 mesi. Ma il giudice Simone Luerti, della nona Sezione penale del Tribunale di Milano, l’aveva pensata diversamente, accogliendo la linea difensiva dei legali degli imputati e dei responsabili civili di Breda, Ansaldo e Finmeccanica. Il processo di primo grado che si è concluso la scorsa primavera era incentrato su fatti compresi tra il 1973 e il 1985.

Seguici sui nostri canali