Morto dopo trapianto di cuore, vicina l'archiviazione

Si va verso la chiusura delle indagini che vedono accusati cinque medici, di cui due del San Raffaele per presunti errori di valutazione sull'organo trapiantato

Morto dopo trapianto di cuore, vicina l'archiviazione
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Morto dopo il trapianto, vicina l'archiviazione.

Morì dopo un trapianto, pronta l'archiviazione

Il Gip di Milano, Anna Calabi, ha rigettato la richiesta del Pm di una nuova perizia sul cuore prelevato al San Raffaele e trapiantato a un sessantenne al San Camillo di Roma, morto nel settembre 2016. Per questo motivo sembra ora molto probabile che la procura chieda l'archiviazione per i cinque medici coinvolti. La stessa Procura aveva già disposto una perizia in passato che aveva reputato il cuore "idoneo" al trapianto.

La vicenda

Il 30 agosto 2016, il cuore di un uomo di 48 anni, prelevato al San Raffaele, era stato trapiantato su un uomo di 60 anni, al San Camillo di Roma. Il ricevente era però deceduto pochi giorni dopo per un'insufficienza cardiaca. Era quindi partita l'indagine per omicidio colposo, che coinvolge 5 medici, di cui 2 impiegati al nosocomio segratese. L'accusa nei loro confronti, quella di aver commesso un'errata valutazione dell'organo. Dopo i pareri positivi già depositati in passato dagli esperti, l'archiviazione sempre ora a un passo.

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