Omicidio Nista L'imputato: "Non ho alibi, ma nemmeno un movente"

Lunedì l'imputato, Emilio Colantuono, ha ribadito in aula di non essere responsabile per la morte del colognese

Omicidio Nista L'imputato: "Non ho alibi, ma nemmeno un movente"
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Omicidio Nista nuova udienza. Lunedì mattina in Corte d'Assise a Monza si è chiusa la fase istruttoria in aula in merito al processo per l'omicidio di Giuseppe Nista. Quest'ultimo, colognese, è stato ucciso in un agguato in strada a Vimodrone il 10 maggio 2012.

Omicidio Nista

La fase istruttoria si è chiusa con la testimonianza di Francesca Mustacchio, 53 anni, vedova di Nista. Ha ribadito le sue accuse nei confronti dell'imputato, Emilio Colantuoni, di Paullo.

"Mi ha detto di avere percepito 100mila euro per ammazzare mio marito"

La donna ha riferito di aver avuto una relazione, dopo la morte del marito, con Michele Simone, titolare dell'autofficina dove lavorava Colantuono. "Un giorno, durante una grigliata (quest'ultimo) era brillo e mi ha preso sulle sue gambe - ha raccontato - Mi ha detto che aveva ricevuto 100mila euro per ammazzare mio marito".

"Non ho alibi, ma nemmeno un movente"

Colantuono ha così richiesto di rilasciare alcune dichiarazioni spontanee: "Non ho un alibi, ma nemmeno un movente - ha detto - Posso chiedere scusa per quanto è stato fatto alla famiglia, ma non posso chiedere perdono. Io non c'entro nulla con questo fatto"

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