Ornago dopo la scarcerazione parla l'avvocato di Paolino Villa

Paolo Villa, ex assessore ed ex ornaghese dell'anno, è stato scarcerato. L'avvocato: "Ricorda perfettamente il suo passato"

Ornago dopo la scarcerazione parla l'avvocato di Paolino Villa
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Ornago dopo la scarcerazione parla l’avvocato di Paolino Villa. Maura Traverso: “Ora verrà trasferito in una struttura adeguata”

Ornago dopo la scarcerazione parla l’avvocato di Paolino Villa

Lo descrive come lucido. Tranquillo. Un uomo che ricorda perfettamente il suo passato, il suo lavoro, la sua vita. Che parla normalmente ma che sta attraversando un momento di forte dispiacere per la morte della sorella e della nipote.

A poche ore dalla scarcerazione di Paolo Villa, fino a ieri unico sospettato della morte di Amalia Villa, 85 anni e Marinella Ronco, di 52, parla il suo avvocato difensore, Maura Traverso.

Trasferimento nelle prossime ore

“Al momento è ancora ricoverato al San Gerardo nel reparto di psichiatria ma in queste ore i medici che lo seguono in ospedale stanno prendendo contatti con i familiari per fare in modo che al più presto venga trasferito in una struttura idonea. Non c’è alcuna patologia, stando a quanto riferiscono i medici, che obblighi Villa a rimanere ricoverato in psichiatria”. Si sta quindi cercando una struttura adatta ad ospitarlo fino a quando non saranno tolti i sigilli dalla sua abitazione, in via Santuario a Ornago. La stessa in cui, lo scorso 10 febbraio, sono stati trovati i corpi della sorella e della nipote, in avanzato stato di decomposizione.

Una detenzione “tranquilla”

Villa, secondo quanto riferisce il suo legale, ha subito in modo tranquillo la detenzione. “Incredulo sicuramente – spiega l’avvocato – ma tranquillo che la situazione evolvesse a suo favore. Già mercoledì – prosegue il legale – quando all’esito dell’ispezione non erano stati trovati su di lui segni da difesa, il quadro era cambiato”. Ora i primi accertamenti dell’esame autoptico sulle due vittime confermano la tesi della difesa.

Prima spaesato ora lucido

Al momento Villa è lucido, dialoga normalmente e ricorda perfettamente il suo trascorso – ha voluto sottolineare il legale. “A fronte di uno spaesamento iniziale che lo ha portato a pensare che Amalia e Marinella fossero ancora vive, già poche ore dopo il ritrovamento si è reso conto della morte di entrambe e ora ne è pienamente consapevole e per questo dispiaciuto”.

Resta tuttavia da chiarire come abbia fatto Paolino a vivere in casa per due settimane con i corpi senza vita delle due familiari. Un interrogativo a cui si cercherà di rispondere grazie alle indagini dei carabinieri dei Ris e dei militari di Vimercate che stanno andando avanti serrate.

Morte naturale per almeno una delle vittime

E proprio sul fronte delle indagini dall’avvocato Traverso arriva la conferma che l’esame tossicologico e l’esame istologico sui corpi delle vittime sono stati eseguiti. “Ora attendiamo l’esito – spiega – ma già sappiamo che almeno una delle due donne è morta per cause naturali. L’altra sicuramente non per mano di terzi”. Una dichiarazione che sembrerebbe accreditare l’ipotesi dell’omicidio suicidio circolata in queste ultime ore.

Il paese con Paolino

Intanto a Ornago, paese dove Paolo Villa è molto conosciuto per il suo passato di ex assessore e per il suo impegno nel volontariato, la cittadinanza si schiera con il 75enne appena scarcerato: ieri sul gruppo Facebook di Sei di Ornago se è stato creato l’hashtag #iostoconpaolino e oggi nei bar del paese si respira un clima di sollievo (dopo la notizia della scarcerazione) ma anche di rabbia soprattutto nei confronti di chi, fin da subito, aveva additato Paolino come unico possibile autore di questo delitto.

Il sindaco collabora

Intanto il sindaco Giovanna Ronco, proprio in queste ultime ore, ha dato la sua disponibilità a collaborare – attraverso gli assistenti sociali – per aiutare il 75enne a trovare una sistemazione. In attesa che si riaprano per lui le porte di casa.

 

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