Vaprio ratifica il Patto per il lavoro Sud Est metropolitano

Anche la Giunta del Comune sito lungo l'Adda ha ratificato la delibera che sancisce l'adesione al documento che vede capofila Segrate altre Amministrazioni locali, nonché istituzioni sovra-comunali e privati.

Vaprio ratifica il Patto per il lavoro Sud Est metropolitano
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La Giunta ha ratificato il percorso di condivisione lanciato a novembre dal Comune di Segrate in collaborazione con Regione, Città Metropolitana e altre realtà del territorio legate al Patto per il lavoro Sud Est metropolitano.

Il Patto per il lavoro Sud Est metropolitano creerà migliaia di posti di lavoro

Sul territorio Adda Martesana e Sud Milano sono previsti importanti insediamenti. Si tratta di di nuove realtà commerciali e produttive che creeranno migliaia di posti di lavoro. In particolare, nella vicina Segrate. Quindi, per rispondere ai fabbisogni di capitale umano delle imprese che s’insedieranno, anche l’Amministrazione di Vaprio ha ritenuto opportuno attivare una collaborazione sovra-comunale.  Questa prevede il coinvolgimento di realtà capaci di valorizzare le opportunità che si verranno a creare sul territorio.

Un processo che coinvolge istituzioni e privati  iniziato da tempo

Da agosto 2017 tra il Comune di Segrate e Afol Metropolitana è infatti in atto un accordo per svolgere le attività necessarie alla stipula di un Patto per il lavoro da firmare con i Comuni dell'area Sud Est e della Città metropolitana. La finalità è valorizzare le professionalità delle persone in stato di disoccupazione di lunga durata, fuoriusciti dalla mobilità o in cassa integrazione. Ma anche riqualificare il personale uscito dal mercato del lavoro o a rischio espulsione a causa di crisi aziendali. Nonché promuovere opportunità di lavoro per giovani in uscita da percorsi di formazione.

Ci sarà uno sportello apposito

Quale strumento operativo di politiche d’intervento sul mercato del lavoro locale, è quindi prevista l’attivazione di uno Sportello. Servirà per recepire le richieste delle imprese. Privilegiare ove possibile l’inserimento lavorativo delle persone in stato di disoccupazione di lunga durata, delle persone fuoriuscite dalla mobilità, che beneficiano dell’Aspi e della Naspi, del personale uscito dal mercato del lavoro o a rischio espulsione a causa di crisi aziendali. Offrirà anche opportunità di lavoro per giovani in uscita da percorsi di formazione.

 

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