A Grezzago si dimette un altro consigliere e in maggioranza volano gli stracci

A Grezzago si dimette un altro consigliere e in maggioranza volano gli stracci
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Seduta animata ieri sera, mercoledì, in Municipio con una accesa discussione in seno alla maggioranza tra il sindaco Vittorio Mapelli e il consigliere dimissionario Andrea Mapelli. E' il quinto elemento a lasciare l'incarico in Assise.

In maggioranza sono volati gli stracci

Che la serata non prometteva bene si è capito al termine del primo punto. Era una semplice presa d'atto per l'Assise, ma riguardava le dimissioni di Andrea Mapelli (presente alla seduta fra il pubblico). Il 39enne le aveva protocollate a metà novembre, abbinandole a una lettera in cui rassegnava l'incarico. Nella missiva spiegava che le motivazioni  erano diverse, ma, in primis, c'era l'incomprensione con il primo cittadino e il suo modo di governare il paese. A quel punto, ad accendere la polveriera ci ha pensato l'opposizione dichiarando che avrebbe abbandonato la seduta, facendo mancare il numero legale. Dopodiché sono volati gli stracci.

Il Municipio si è trasformato in una bolgia

Il sindaco, dopo aver dichiarato che la minoranza non aveva rispettato i patti, ovvero, garantire il regolare svolgimento della seduta, è uscito più volte dall'aula, alternandosi con gli altri assessori per cercare di convincere l'opposizione a ripensarci. La presenza della minoranza era infatti necessaria per votare gli altri punti all'ordine del giorno. Fra questi, una variazione di Bilancio, da adottare, come stabilito dalla legge, entro il 30 novembre. Dopo aver più volte provato invano a richiamare in aula gli avversari, il primo cittadino se l'è presa con l'ormai ex consigliere e a quel punto è scoppiata la bolgia. Andrea Mapelli ha accusato Vittorio Mapelli di tenere nascosta alla stessa maggioranza le decisioni della Giunta.

Il botta e risposta

"Sei un accentratore - ha detto rivolto al sindaco - Già a luglio scrissi una lettera in cui ti invitavo a cambiare registro, altrimenti il prossimo a dimettermi sarei stato io. Invece non mi hai ascoltato. Dalle elezioni ci sono state cinque abbandoni in seno alla maggioranza. Un dato che dovrebbe far riflettere". Vittorio Mapelli, invece, spalleggiato dagli assessori, ha accusato l'ex consigliere di non essersi mai interessato delle questioni civiche. "L'ultima volta ho scritto una mail sugli ultimi sviluppi legati a importanti decisioni prese dall'Amministrazione perché non partecipavi mai alle riunioni - ha spiegato il sindaco - E mi riferisco al percorso di approvazione della convenzione sul Piano attuativo industriale Pav1, legato alla realizzazione della nuova scuola o al nuovo impianto di illuminazione pubblica". Andrea Mapelli ha replicato dichiarando che il vero assenteista è l'assessore alla Sicurezza Fabio Tavezzi. "Troppo spesso latitante alle riunioni di Giunta".

L'imbarazzo del pubblico

La discussione si è animata a tal punto che anche il pubblico e persino i segretari civici delle forze politiche di opposizione (Lega e Forza Italia), si sono sentiti in imbarazzo per quello che stava avvenendo.  "I panni sporchi si lavano in famiglia, non davanti a tutti", ha ricordato un cittadino prima di lasciare l'aula.

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