Profughi, Amministrazioni leghiste unite per una nuova ordinanza

Profughi, Amministrazioni leghiste unite per una nuova ordinanza
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Un'ordinanza che dia la possibilità alle Amministrazioni di conoscere quanti richiedenti asilo ospitati da privati cittadini si trovano sul territorio comunale. 

E' quella che i sindaci leghisti di Cologno Monzese, Senago, Inzago, Opera e Trezzo sull’Adda hanno firmato in comune accordo. "Quando abbiamo comunicato al Prefetto che il nostro impegno è riservato totalmente ai nostri cittadini e alla risoluzione dei loro problemi ci siamo mossi in una direzione ben chiara - hanno spiegato - Noi sindaci siamo chiamati a tutelare la sicurezza e l’ordine pubblico, così come la gestione dei servizi, studiati e commisurati in relazione a un numero ben definito ed equivalente ai residenti sui nostri territori. 

Che tradotto significa che i soggetti privati che desiderano accogliere i richiedenti asilo in strutture private site sul territorio comunale, avranno l’obbligo di comunicazione all’Amministrazione Comunale "circa la sottoscrizione di contratti di locazione, di comodato o di concessione di qualsivoglia diritto reale o personale di utilizzo, con soggetti che abbiano tra le possibili finalità l’ospitalità di richiedenti asilo ma anche di comunicare nei 15 giorni precedenti, la sottoscrizione di accordi, contratti e convenzioni con gli Organi ed Amministrazioni Pubbliche deputate alla gestione dell’emergenza profughi da parte dei privati proprietari di immobili nel Comune", come si legge nella nota pubblicata dai primi cittadini del Carroccio.

Il sindaco Angelo Rocchi alla presentazione dell'ordinanza

La scelta di introdurre un'ordinanza simile ha diverse motivazioni. "La presenza sul territorio di un numero indefinito di richiedenti asilo ospitati da privati senza che l’Amministrazione ne sia a conoscenza provoca senza dubbi problematiche tangibili e reali con oneri aggravati in capo agli Organi Comunali in ambito di igiene, sanità, ordine pubblico, sicurezza, assistenza sanitaria e sociale - hanno spiegato i primi cittadini - Inoltre si rendono obbligatorie procedure di tipo anagrafico, la possibile necessità di adottare specifiche iniziative e l’iscrizione anagrafica del richiedente protezione internazionale nel comune; queste situazioni comportano quindi ricadute dirette sull’attività amministrativa comunale e possono anche determinare la necessità di iniziative e atti amministrativi esclusivi e aggiuntivi che posso compromettere il buon andamento dell’attività dei nostri uffici".

E i trasgressori pagheranno pegno. "Ai privati che non osserveranno le disposizioni dei sindaci saranno riservate punizioni con sanzioni amministrative in relazione alla gravità del caso che si evidenzierà", hanno ricordato i leghisti. 

"Questa è l'ennesima dimostrazione dell'attenzione che i nostri sindaci pongono verso i loro cittadini - ha dichiarto il segrateario provinciale della Lega Riccardo Pase - E' un'ordinanza dettata dalla necessità di vedere riconosciuto il ruolo fondamentale dei borgomastri. E' necessario ricordare a tutti che i sindaci sono stati democraticamente eletti, al contrario dei Prefetti che sono chiamati a far applicare la linea errata di un governo non eletto e distante dai bisogni della gente".

 


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