Sesto nel Cuore a congresso: Caponi eletto presidente

In settimana si è svolta l'assemblea degli iscritti della lista civica che ha nominato il vicepresidente alla guida del movimento

Sesto nel Cuore a congresso: Caponi eletto presidente
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Il vicesindaco Gianpaolo Caponi eletto alla guida di Sesto nel Cuore. Mercoledì 7 febbraio si è svolta l’assemblea degli iscritti della lista civica. All’ordine del giorno l’approvazione del nuovo direttivo e delle nuove cariche sociali: all’unanimità è stato eletto Caponi presidente.

"Non è in discussione il lavoro della Giunta"

Il vicesindaco e leader del Polo civico ha portato ai voti un documento politico programmatico. “Durante i lavori di preparazione di questa assemblea il dibattito dei documenti ha fatto emergere interpretazioni anche di stampa di accenti critici di qualcuno sull'attività del Consiglio e della Giunta". Esordisce il documento. "Non c’è nessun motivo per mettere in discussione il lavoro della Giunta, ne quello degli assessori e dei consiglieri di maggioranza".

Al centro dell'attenzione il terzo settore

"L’attività della lista civica si connota da sempre per l’impegno concreto nella costruzione dei processi di cambiamento della città - continua così Caponi - portando questa caratterizzazione anche nel contesto istituzionale. L’attenzione alle tematiche del terzo settore deve continuare a mantenere il suo ruolo centrale nell’attività politica quotidiana dell’associazione".

"La questione morale è prioritaria"

"La lista civica Sesto Nel Cuore tiene alla propria autonomia politica". Conclude quindi il documento programmatico di Caponi. "Ma è consapevole della responsabilità che si è assunta andando alla guida del governo in apparentamento con altre forze politiche, responsabilità alla quale non vuol venire meno. Tutti i nostri candidati hanno sottoscritto la “carta dei valori” , in piena libertà e consapevolezza e su questa saremo intransigenti con chiunque ci rappresenta e rappresenterà nelle istituzioni. La questione morale e la legalità sono i punti da cui si è partiti per segnare una discontinuità con chi ci ha preceduto; da qui nasce il nostro richiamo al senso di responsabilità per chiunque venga meno a questi principi soprattutto di trasparenza. Se dovessero intervenire fatti nuovi questi ci obbligheranno ad assumere decisioni in tempi brevi e non più rinviabili nel ridefinire le proposte dell’azione di governo. Partiamo dalla consapevolezza che senza legalità e trasparenza non può esserci né crescita né sviluppo, essendo questo un binomio inscindibile".

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