Caso Qui! Group, i dipendenti delle Poste chiedono aiuto a Di Maio

L'appello dei sindacati al titolare del ministero del Lavoro.

Caso Qui! Group, i dipendenti delle Poste chiedono aiuto a Di Maio
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Sulla vertenza dei buoni pasto inesigibili di Qui! Group i dipendenti della Poste chiedono l'intervento del ministro del Lavoro Luigi Di Maio.

Caso Qui! Group, i dipendenti delle Poste chiedono aiuto a Di Maio

La società, a cui Poste Italiane ha affidato la gestione dei ticket dal 2016 sta causando non pochi problemi ai dipendenti, che dallo scorso anno hanno cominciato ad avere difficoltà a spendere i ticket. Difficoltà causate dal fatto che alcuni commercianti avevano iniziato a rifiutarli, dopo i mancati rimborsi da parte dell'azienda. Cosicché, questi ticket avrebbero raggiunto la loro data di scadenza e di conseguenza
sarebbero andati perduti dai lavoratori.

Un vero e proprio buco nell'acqua

Per far fronte al problema Poste Italiane aveva poi adottato la scelta di stipulare un accordo sindacale diconforto, che "premiava" chi avrebbe accumulato i buoni pasto inutilizzati, con la proroga della loro scadenza di un anno in più. Ma il progetto, a quanto pare, sembra aver fatto un vero buco nell'acqua. Anzi, ha forse creato più danni e disagi di quanti ce ne fossero prima. Ad oggi infatti i lavoratori si sono ritrovati con le card gonfie di ticket elettronici, che però valgono molto meno dei soldi finti, mentre i commercianti si sono ritrovati, intanto, ad aver venduto la loro merce senza ricevere nessun pagamento. Dunque, questo accordo sindacale, che di fatto ha solo aggirato il problema e temporeggiato la sua soluzione, è stato il motivo per il quale le Poste hanno continuato a caricare i ticket sulle card ai propri
dipendenti, fino a quando tutti i negozianti, ormai praticamente rovinati, li hanno rifiutati sistematicamente.

L'appello al ministro

"Al fine di tutelare diritti contrattuali e reddito dei dipendenti di Poste Italiane, Cobas Poste Lombardia e Sig-Cub Poste richiedono un tempestivo interventivo, affinché venga ripristinato il servizio dell'azienda e i lavoratori, stabili e precari, ricevano ticket sostitutivi e immediatamente spendibili", hanno scritto i sindacati a Di Maio.

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