Cittadini e sindaco contro la Variante

Gessate. Nel mirino dell'assemblea pubblica di giovedì sera indetta dal comitato civico è finita la Variante alla ex Ss 11.

Cittadini e sindaco contro la Variante
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Toni accesi all’assemblea pubblica indetta per la serata di giovedì. Il comitato civico di Gessate ha organizzato l’appuntamento per fare il punto della situazione sullo stato dei lavori della sp 176 e della sp 216.

Variante nel mirino

"Quella variante doveva essere realizzata in tutt’altro modo – ha dichiarato il presidente del comitato  Sergio Cerri – Quando la Regione ha stanziato gli oltre dieci milioni di euro per l’opera, il progetto prevedeva la costruzione in trincea, con barriere antirumore e un’immissione da cascina Gnocco e via Mazzini" . Secondo Cerri non solo la variante è stata fatta a raso e senza barriere, ma il Comune e il comitato hanno dovuto combattere a lungo con Città metropolitana per la realizzazione della pista ciclabile, del semaforo e dell’attraversamento pedonale in un punto lontano dalla curva. "Non possiamo permettere che un’opera costruita male rimanga senza  correttivi», ha tuonato Cerri.

Rumore e traffico

I cittadini hanno espresso più volte i problemi della nuova variante. Primo fra tutti la rumorosità e gli odori portati dal traffico. L'Arpa ha però nero su bianco, in una relazione del 2016, che non ci sono stati cambiamenti, prima e dopo la realizzazione dell'opera. "È una cosa impossibile – ha detto il primo cittadino Giulio Sancini – Prima c’era un campo e ora una strada trafficata. Per questo motivo abbiamo continuato a fare richieste e solleciti all’ente e a Città metropolitana affinchè vengano di nuovo a rifare i controlli, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. In questi giorni ci siamo attivati e abbiamo fatto fare delle verifiche autonomamente. I risultati dovrebbero arrivare a breve e sarà interessante confrontarli con quelli di Arpa. Se necessario, abbiamo tutti gli atti e gli strumenti per poter intraprendere un’azione legale».

Cittadini arrabbiati

Tanta la rabbia fra il pubblico. "Alle 5 del mattino siamo già tutti svegli per colpa del traffico – ha detto un’abitante di Cascina Gnocco – Pochi giorni fa è stata male una signora nel nostro condominio. L’ambulanza ha girato per mezz’ora prima di trovare l’ingresso della casa. È una vergogna".
Un secondo problema è stato poi individuato nella vecchia strada provinciale, che entrava in paese fino al semaforo di Bellinzago. Molti automobilisti, conoscendo il traffico sulla variante, decidono di prendere proprio questa bretella, superando di parecchio il limite di velocità, per tagliare dal percorso il traffico fino alla rotonda della Corte Lombarda.
"Per affrontare questa battaglia dobbiamo restare uniti – ha concluso Cerri – Insieme troveremo il modo per poter risolvere la situazione. Gli obiettivi di comitato, comune e cittadini sono gli stessi".

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