E' morto l'ex primario del Serbelloni

Gaspare Jean fu il responsabile della Divisione medica dal 1980 al 1986.

E' morto l'ex primario del Serbelloni
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Si è spento a 84 anni Gaspare Jean, ex primario del Serbelloni di Gorgonzola. Il medico, antifascista e presidente dell'associazione alcolisti anonimi, era molto conosciuto in tutta la zona.

L'ex primario del Serbelloni aveva 84 anni

Oggi, mercoledì 14 agosto 2019, si sono tenuti i funerali di Gaspare Jean. Il dottore, che si è spento domenica a 84 anni, è stato primario dell'ospedale Serbelloni di Gorgonzola dal 1980 al 1986, periodo in cui ha diretto la Divisione medica. Negli ultimi anni svolgeva un importante ruolo come presidente dell'Associazione alcolisti anonimi.

Sabato aveva commemorato i 15 martiri

Da sempre antifascista, Jean la mattina di sabato 10 agosto 2019 si trovava in piazzale Loreto per la cerimonia di commemorazione dei 15 martiri. E' stata l'ultima uscita pubblica del medico. A ricordarlo è l'Anpi. "Gaspare Jean, antifascista, amato e apprezzato medico, ci ha lasciato - ha scritto il presidente provinciale di Milano Roberto Cenati - Gaspare è stato dirigente sanitario dell'ospedale di Bollate, di Niguarda e primario nell'ospedale di Garbagnate. Ebbe un ruolo importante nel Partito comunista italiano, nella sua commissione sanitaria. Successivamente fece parte di Rifondazione comunista e del partito dei Comunisti italiani. Collaborava alla rivista “Gramsci oggi”. Gaspare oltre all'impegno politico, ha profuso le sue energie in quello sociale, settore nel quale dava il proprio disinteressato e volontario contributo. Era da sempre iscritto all'Anpi, alla Sezione 25 Aprile. Lo conoscevo da oltre vent'anni e ne ho sempre apprezzato la sua umanità e le sue doti di convinto antifascista, di strenuo difensore della nostra Carta Costituzionale, alla quale faceva sempre riferimento. Jean lascia in tutti noi un vuoto profondo. Lo ricorderemo sempre con affetto e commozione. Ai figli e ai familiari un affettuoso abbraccio".

Le parole di figlio

Anche il figlio l'ha voluto ricordare. "Ciao papà, la tua forza, il coraggio e i valori che ci hai trasmesso sono e saranno sempre il nostro patrimonio - ha scritto Silvio Jean - Hai sempre lottato e vissuto per il bene degli altri e per lo sviluppo di questo paese. Fino all’ultimo, nonostante i problemi fisici, hai partecipato attivamente alle attività dell’Anpi, ti spostavi tra Roma, Rimini e Milano per l’associazione Alcolisti anonimi, che hai contribuito a far nascere e a sviluppare, o a casa di chi aveva bisogno del tuo aiuto o di un consiglio. Molti sono stati i riconoscimenti che hai ricevuto, dall’Ambrogino d’oro del Comune di Milano per il tuo impegno come medico, alle decine di manifestazioni di affetto che continuano ad arrivare dai tuoi amici e da parte di tutte le associazioni con cui collaboravi. Sabato eri in manifestazione per commemorare i martiri di piazzale Loreto e da quando sei rientrato a casa non abbiamo più avuto tue notizie. Non hai mai smesso di lottare fino all’ultimo anche se negli ultimi tempi eri amareggiato e deluso da tutto ciò che l’Italia è diventata. Nell’ultima discussione prima che io partissi per le vacanze, mi parlavi del disgusto che provavi a vedere dei ministri del Governo che utilizzavano il loro ruolo per parlare ai loro elettori e non agli italiani. Caro papà, il nostro impegno sarà per mantenere vivi i tuoi valori e proseguire sulla strada che ci hai tracciato. Sarai sempre con noi".

La proposta: iscriverlo al famedio

C'è chi vorrebbe tributargli il meritato onore. "Ha i requisiti per essere iscritto nel Famedio di Milano - ha detto il Cavaliere della Repubblica Fiorenza Mauri - Chissà che qualcuno possa proporlo al Consiglio comunale".

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