Foibe, annullata conferenza per motivi di sicurezza

Emanata ordinanza sindacale dopo le proteste dell'Anpi locale sulla presenza di neofascisti

Foibe, annullata conferenza per motivi di sicurezza
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Foibe, a Pessano annullata conferenza per motivi di sicurezza. Si sarebbe dovuta tenere oggi, martedì 11 febbraio 2020, alle 20.30 in biblioteca l'evento organizzato dal circolo di Fratelli d'Italia di Pessano e Gessate in occasione del Giorno del ricordo. Il sindaco Alberto Villa ha revocato il permesso con un'ordinanza urgente per motivi di sicurezza dopo la reazione dell'Anpi.

Foibe, a Pessano niente conferenza

Si sarebbe dovuta tenere stasera in biblioteca la conferenza pubblica organizzata da Fratelli d'Italia con la presentazione dei fumetti editi dalla casa editrice Ferrogallico su Norma Cossetto e Nino Benvenuti e con la presenza di Skoll, al secolo Federico Goglio, editore delle opere. Nelle scorse settimane il partito aveva chiesto l'autorizzazione al Comune per l'utilizzo della sala. Permesso che gli uffici hanno subito concesso seguendo il protocollo previsto. Ieri però, a poche ore dall'appuntamento, lo stesso circolo ha comunicato l'annullamento a seguito dell'ordinanza sindacale firmata da via Roma. L'Anpi locale aveva infatti contattato il primo cittadino chiedendo che revocasse il permesso e che, in caso contrario, sarebbe scesa in piazza.

L'ordinanza del sindaco

Villa, a quel punto, ha dovuto imporre l'annullamento per motivi di sicurezza. Nell'ordinanza si citano infatti tutte le criticità che si sarebbero potute verificare in caso di duplice manifestazione in via Umberto I. La strada molto stretta, il palazzo di pregio in cui si trova la biblioteca esposto a possibili danneggiamenti, l'area ad alta densità abitativa. Rischi ai quali l'Amministrazione ha preferito non esporsi annullando l'evento sulle Foibe.

Il comunicato di Fratelli d'Italia

Il circolo di Fratelli d'Italia ha diramato in serata un comunicato sull'accaduto firmato dal segretario Marco Alfonzo. "La direzione provinciale dell’ANPI di Milano ha chiesto al Sindaco di Pessano con Bornago che ci venisse tolto l’utilizzo della sala, minacciando una contro-manifestazione e susseguente disagio per l’ordine pubblico - si legge nella nota - La motivazione è che le casa editrice dei fumetti, Ferrogallico, sarebbe troppo vicina agli ambienti della destra extraparlamentare. Curioso come la stessa casa editrice fosse presente pochi giorni fa al Senato della repubblica italiana per un’attività molto simile a quella da noi organizzata. Dato anche lo scarso preavviso e la tempistica ormai agli sgoccioli, siamo costretti quindi per lo meno a rimandare l’evento e cercare un nuovo spazio Siamo ovviamente delusi, amareggiati è parecchio arrabbiati per quanto accade sistematicamente ogni anno in questa ricorrenza! Ci sembra assurdo che l’associazione nazionale dei partigiani italiani, finanziata con i nostri contributi, faccia pressioni e ricatti come se fossero i bulli di quartiere per imbavagliare un fatto storico, tragico per tutti gli italiani a priori del loro colore politico e riconosciuto dallo stato nazionale con tanto di leggi e attività istituzionali! Ci sembra assurdo che questo bullismo sia rivolto nei confronti di un partito legittimamente presente, dal senato ai consigli comunali di tutta Italia, che ha più volte dimostrato di saper utilizzare i toni appropriati e portando avanti le proprie battaglie senza dover ricorrere ad atteggiamenti di questo tipo! Ci sembra assurdo che un sindaco di centrodestra si debba ritrovare a scegliere tra il fare la cosa giusta e rischiare disordini pubblici nel proprio Comune! Su questo, ci permettiamo di dissentire della scelta, a nostro avviso fare la cosa giusta paga sempre, nonostante disordini, polemiche o intimidazioni. Sia chiaro a tutti, Anpi in primis, che nonostante lo sgarro questo evento verrà svolto ugualmente, vi comunicheremo quanto prima la nuova data, il luogo sarà sempre quello, a Pessano con Bornago parleremo del martirio delle Foibe e dell’esodo Giuliano-Dalmata, che l’Anpi lo voglia o meno".

La replica dell'Anpi

Non si è fatta attendere la replica del circolo "Sette martiri" che ha emanato un lungo comunicato. "Oggi serve fare chiarezza, in momenti come questi serve una risposta diretta a tutte le accuse, non solo ingiuste, ma anche infamanti, che abbiamo ricevuto - hanno sottolineato-  E, per amor di chiarezza, andiamo con ordine: per martedì 11 febbraio era stata organizzata una conferenza in un locale della Biblioteca di Pessano con Bornago con la presentazione di due fumetti trattanti il tema delle Foibe. L’evento era organizzato da Fratelli d’Italia e da Gioventù Nazionale insieme all’editore Ferrogallico. Come relatore sarebbe dovuto essere presente Francesco Goglio, meglio conosciuto come Skoll. L’editore di fumetti Ferrogallico è strettamente legato alla casa editrice Altaforte che ha chiari e palesi legami con CasaPound. Il relatore è uno scrittore e cantante neo-fascista che “vanta” diversi testi e album che inneggiano a idoli e ideologie fasciste. Senza mezzi termini. Goglio, oltre ad essere uno degli elementi di estrema destra più noti in Italia, ha alle sue spalle diverse denunce e una condanna ad 1 mese di reclusione con 250€ di ammenda per apologia al fascismo. Condanna ottenuta in seguito a una manifestazione commemorativa per Sergio Ramelli, nel 2014. Davanti a queste evidenze non abbiamo potuto star fermi e zitti: abbiamo contattato il sindaco Alberto Villa chiedendo come fosse possibile che fosse stato concesso uno spazio comunale a un’iniziativa che vedeva la presenza di un editore e di un relatore di stampo palesemente fascista... ancora senza mezzi termini! L’Anpi ha chiesto a gran voce che venisse rimossa la concessione dello spazio pubblico, per i sopra citati motivi, e portando anche esempi di diversi comuni e diverse università che hanno preferito non ospitare eventi molto simili alla presenza dello stesso editore e dello stesso relatore".

Le accuse rispedite al mittente

"Ci viene imputato il fatto di aver “ricattato” e “minacciato” il sindaco con l’organizzazione di una contromanifestazione atta a turbare l’ordine pubblico - continua la nota Anpi - Questa è la prima accusa che rispediamo al mittente. Per storici e consolidati buoni rapporti tra l’Amministrazione e e la sezione Anpi, abbiamo ritenuto giusto e corretto informare il sindaco che avremmo indetto un’assemblea allargata, invitando le altre sezioni Anpi della zona all’interno della nostra sede sita a pochi metri dal luogo concesso per la conferenza. L’obiettivo di questa assemblea allargata era quello di presidiare la nostra sede. Non sono rare le notizie riguardanti gli attacchi di stampo fascista alle abitazioni di ex deportati, di antifascisti e di sezioni Anpi. Sappiamo tutti quello che successe in Piemonte a pochi giorni della Giornata della Memoria, ed è di poche ore fa le notizie degli attacchi a una sede Anpi a Sturia, a un’abitazione nel friulano, a una libreria a Udine e sulla porta di casa di Marcello Segre. A questo vogliamo aggiungere il ricordo del vile attacco ai monumenti e ai luoghi simbolo della Resistenza avvenuti proprio nel nostro Comune il 25 aprile del 2016, quando abbiamo visto apparire svastiche, croci celtiche e insulti ai partigiani, accanto a citazioni naziste. Difendere un luogo all’interno di uno dei Comuni simbolo della Resistenza e della lotta per la democrazia della provincia milanese, un luogo che si trova a pochi metri da una manifestazione con la chiara presenza di neofascisti, ci sembra un diritto minimo e sacrosanto, soprattutto a poche settimane dal 75° anniversario dell’eccidio dei Sette martiri. A questo si aggiunge la volontà di difendere sempre la nostra Costituzione e i principi di antifascismo e democrazia che hanno reso libera l’Italia dall’oppressione del ventennio.Ovviamente non poteva mancare l’accusa di negazionismo sulle atrocità delle Foibe. Respingiamo con forza anche queste accuse, sottolineando che i punti a sostegno di questa tesi sono assurdi e praticamente nulli. Nelle conversazioni con il Sindaco Villa abbiamo chiaramente affermato che le motivazioni della nostra richiesta erano legati alla presenza di Goglio e all’editore Ferrogalico e non alle tematiche affrontate e al Giorno del Ricordo. Chi ci accusa di negazionismo ha la memoria estremamente corta: ne approfittiamo per ricordare che nel recente passato, accanto all’Amministrazione Comunale e ad altre realtà di Pessano, era proprio Anpi a organizzare e a sostenere gli eventi in occasione del Giorno del Ricordo. Siamo e saremo sempre i primi a testimoniare la verità storica sulle atrocità delle Foibe e sugli esodi istriani: ci siamo sempre, con forza e convinzione, battuti perché questi temi e ricordi non vengano mai negati o sopiti, soprattutto all’interno del nostro Comune. L’accusa di negazionismo rivolta ad Anpi resta un semplice e fin troppo facile pretesto per screditare e voler fomentare quel bassissimo dibattito quasi da “derby” che ultimamente notiamo, che vuole chiarire quale tragedia sia stata la peggiore. E noi a questo dibattito, a questo “gioco”, non vogliamo proprio partecipare".

Le parole di Governa il futuro

Anche la lista di minoranza consigliare Governa il futuro ha diramato in mattinata in comunicato che ha puntato il dito anche contro il sindaco reo, secondo loro, di non aver preso posizione. "Questa sera era prevista in biblioteca una serata organizzata da Fratelli d’Italia, il cui relatore sarebbe stato tale Francesco Goglio, cantante e scrittore neo-fascista con alle spalle una condanna per apologia del fascismo - scrivono - Nel corso della serata sarebbero stati presentati dei fumetti editi da una casa editrice strettamente connessa a Casapound. Venuti a conoscenza del fatto, ci siamo rivolti al sindaco affinché intervenisse considerati gli ospiti della serata, anticipandogli che nel caso la serata avesse avuto luogo avremmo preso posizione. Ieri la concessione dello spazio è stata revocata, ma siamo rimasti davvero molto perplessi rispetto alla motivazione addotta: ordine pubblico. Alla revoca della concessione seguiva il comunicato di Fratelli d’Italia, che ha replicato accusando l’Anpi di aver minacciato il sindaco di voler provocare disordini se non avesse revocato la concessione della sala per l’evento. Chi conosce la sezione Anpi di Pessano con Bornago, chi conosce la storia delle persone che ne fanno e ne hanno fatto parte nel corso degli anni, capirà facilmente quanto questa accusa sia semplicemente ridicola. Invitiamo anzi il sindaco a chiarire di non avere ricevuto minacce da nessuno. La seconda accusa lanciata da Fratelli d’Italia è che l’Anpi si sia opposta all’evento perché “negazionista” sul tema delle Foibe. Facciamo notare che all’inizio del post non abbiamo fatto riferimento volutamente alla questione delle Foibe: le motivazioni della nostra contrarietà all’iniziativa hanno a che fare con gli ospiti, tanto che le motivazioni appaiono evidenti anche senza conoscere il tema della serata. Considerato che l’Anpi ha sempre collaborato con l’Amministrazione Comunale per l’organizzazione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo, ci limitiamo a dire che questa accusa sia falsa e pretestuosa. Infine, considerato che la minaccia di disordini pubblici è appunto ridicola (almeno se si pensa che a causare disordini potesse essere l’Anpi), riteniamo che il sindaco si sia nascosto dietro a questa motivazione per cercare di dare un colpo al cerchio e uno alla botte: revocare la concessione da un lato, sollevarsi dalla responsabilità di questa decisione dall’altro. Ci saremmo aspettati una presa di posizione vera. L’anno scorso il sindaco stesso (e noi con lui) ha partecipato ad una manifestazione anti-fascista organizzata dall’Anpi a Pessano con Bornago contro un evento organizzato sul nostro territorio da un’associazione legata al gruppo neo-fascista Lealtà e Azione. In quella situazione vi erano ben più implicazioni di ordine pubblico, eppure il tutto è stato fatto pacificamente e insieme. Cosa è cambiato? Perché la necessità di nascondersi dietro a un problema inesistente?".

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Tommaso

"In Italia i fascisti si dividono in due categorie: i fascisti e gli antifascisti." E.Flaiano

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