Idroscalo di Segrate, si lavora a un progetto per il futuro

Oggi, mercoledì 31 luglio 2019, si è tenuta a Palazzo Isimbardi la prima riunione del Cda.

Idroscalo di Segrate, si lavora a un progetto per il futuro
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Idroscalo di Segrate, tanti progetti per rilanciare la struttura di Segrate soprattutto in ambito sportivo.

Idroscalo di Segrate, prima riunione del Cda

Oggi, mercoledì 31 luglio 2019, si è tenuta a Palazzo Isimbardi la prima riunione del Consiglio di amministrazione della Istituzione Idroscalo di Milano, il nuovo soggetto chiamato a guidare il grande parco metropolitano di Segrate  alle porte della città. Una società pubblica, l’Istituzione, senza personalità giuridica, con un presidente (Paolo Taveggia), e un direttore (Alberto Di Cataldo) nominati dal sindaco metropolitano e un Cda (Paola Guerra, Carlo Stracquadaneo, Federico Figini e Marco Francioso) in cui siedono i Comuni di Milano, Segrate e Peschiera Borromeo, Regione Lombardia e Città metropolitana di Milano, proprietaria del parco, da sempre “fautore della crescita e dello sviluppo dell’Idroscalo a dimensione metropolitana al servizio del territorio”, ha detto Arianna Censi, vicesindaca della Città metropolitana.

Tante sfide da affrontare

L’Istituzione, che avrà una propria autonomia gestionale, dovrà redigere un proprio bilancio in pareggio e, a fianco di un ridotto fondo di dotazione dell’ente, dovrà attrarre risorse finanziarie e servizi fuori dal perimetro pubblico. L'Istituzione Idroscalo avrà margini gestionali ampi per quella che rappresenta la vera sfida: la capacità di mettere assieme pubblico, privato e terzo settore in una sinergia armoniosa che attiri finanziamenti e sviluppi a pieno le potenzialità del parco. Questo già avviene oggi, ma bisogna fare uno sforzo ulteriore, in avanti. E per questo nasce l'Istituzione Idroscalo di Milano: non basterà più il tradizionale contratto di concessione, verranno studiati contratti in project financing, per altro già adottati, finanziamenti con fund raising e crowd funding, soluzioni facilitate alle donazioni e ai lasciti.

"Sarà un punto di riferimento"

"Metto a disposizione la mia esperienza legata al mondo di gestione di società eventi e impianti sportivi internazionali - ha dichiarato il presidente Paolo Taveggia - Voglio infatti che questo parco, già unico impianto olimpico della Città di Milano, possa diventare il principale punto di riferimento internazionale per gli sport acquatici in particolare ma anche per le altre numerose discipline che qui si possono praticare”.
“Lo sport ha un mezzo di comunicazione straordinario, coinvolgente e semplice da capire - ha aggiunto Marco Francioso - Per questo motivo il mare di Milano è e sarà sempre di più un punto di riferimento e di eccellenza non solo per gli sport acquatici ma anche per il tempo libero delle famiglie. In anni di Olimpiadi un patrimonio che coniuga sport, tempo libero, acqua e ambiente a servizio e a misura degli abitanti è la prima medaglia di cui vantarsi”.

Un'area in trasformazione

All'Idroscalo di Milano si possono praticare almeno 22 discipline sportive, persino surfare, ammirando sculture di artisti di fama internazionale piuttosto che di giovani artisti. L’area su cui il parco sorge è in rapida trasformazione: la M4 con capolinea nella rinnovata Linate a 800 metri da Idroscalo, l'alta velocità ferroviaria Torino Trieste a 50 metri dalla Testata Nord e il mega centro commerciale Westfield a ridosso della ferrovia stessa.

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