Incontro sul cyberbullismo a Inzago

Si è discusso anche dei pericoli della rete e di come affrontarli.

Incontro sul cyberbullismo a Inzago
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Docenti e genitori hanno partecipato all'incontro alle medie.

Incontro con un esperto

"Certi scherzi on line possono distruggere delle vite". E’ il messaggio volto a responsabilizzare insegnanti e genitori dei ragazzi sul tema del cyberbullismo. L’esperto Marco Bernardi, psicologo e formatore dell’associazione Pepita onlus, dopo aver incontrato gli alunni della secondaria di primo grado mercoledì sera si è rivolto ai professori e ai parenti dei giovani. La serata si è tenuta nell’auditorium della scuola media, alla presenza di alcune decine di partecipanti e rientra nel progetto "Iocliccopositivo" promosso dall’Istituto comprensivo.

I consigli per i genitori

"Si tratta di affrontare la vita virtuale dei ragazzi per prevenire fenomeni devianti quali il cyberbullismo o il sexting - ha spiegato il dottor Bernardi - Quello con i docenti è stato un incontro di formazione nel quale si stimola la continuità educativa nella didattica quotidiana, mentre ai genitori sono state fornite nozioni utili. Per legge, ad esempio, non è possibile avere un profilo social fino ai 13 anni. E’ importante conoscere il mondo virtuale, che non è separato da quello reale. E’ un luogo in cui abitiamo e dobbiamo sapere come insegnare ai giovani a viverlo".

L'importanza del controllo

Alcuni dei consigli sono gli stessi che vengono dati dai genitori. "Ai ragazzi viene detto di non parlare con gli sconosciuti per strada - ha proseguito l’esperto - Lo stesso vale in rete: non si deve dare confidenza se non sappiamo con chi stiamo parlando. Nel lasciare liberi i propri figli si usa la gradualità e questa va applicata anche in rete, ad esempio vietando di usare Instagram quando si è troppo piccoli. Lo stimolo è non tirarsi indietro lasciando soli i giovani in un posto che non sanno abitare. Bisogna parlare e controllare la loro attività con forme adeguate, insieme. E ricordargli che in rete l’intimità non esiste, neanche su profili chiusi: è sufficiente uno screenshot e ciò che è stato scritto può essere inviato a chiunque".

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