Licenziato perché non può sollevare pesi dopo un'operazione

Michele Infuso è dipendente di una ditta metalmeccanica di Gorgonzola dal 2000.

Licenziato perché non può sollevare pesi dopo un'operazione
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Si è dovuto sottoporre a una delicata operazione e da allora non può sollevare più di dieci chili. L'azienda lo ha licenziato per "giustificato motivo oggettivo".

Licenziato dopo essere stato operato

Michele Infuso, 44 anni, dal 2000 è dipendente di una ditta metalmeccanica di Gorgonzola. Il 28 novembre si è sentito male ed è stato trasportato al Monzino, dove è stato sottoposto a un delicato intervento di ricostruzione della valvola aortica. Dopo la convalescenza è rientrato al lavoro ad aprile e gli è stato chiesto di smaltire le ferie arretrate. Poi è arrivata la lettera di licenziamento per "giustificato motivo oggettivo".

I motivi dell'azienda

Nel reparto di pre-montaggio pedane dove lavorava, Infuso sarebbe diventato superfluo perché "le prescrizioni mediche" non permetterebbero di svolgere lavori di saldatura o di "movimentare parti metalliche e materiali di perso considerevole". Non può sollevare più di dieci chili e deve evitare l’esposizione ai fumi e alle polveri. Per l'azienda, quindi, sarebbe impossibile spostarlo in altri reparti.

Solidarietà dei colleghi

I suoi colleghi si riuniranno in assemblea mercoledì e venerdì 7 giugno 2019 i sindacati hanno proclamato uno sciopero di quattro ore. Infuso era stato delegato Uilm all'interno dell'azienda.

Se ne discuterà in Tribunale

A decidere della vicenda sarà un giudice. Infuso, infatti, che ha un mutuo da pagare e una figlia alle scuole medie, ha deciso di impugnare il licenziamento chiedendo il reintegro nella ditta.

Il servizio completo, con l'intervista al lavoratore e tutti i dettagli, sul giornale in edicola da sabato 1 giugno.

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