Lite in oratorio, i parrocchiani difendono il don: "E' stato insultato"

Il sacerdote di Vimodrone aveva chiamato i carabinieri.

Lite in oratorio, i parrocchiani difendono il don: "E' stato insultato"
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Lite in oratorio, i parrocchiani difendono il don: "E' stato insultato". Il sacerdote di Vimodrone aveva chiamato i carabinieri.

Lite in oratorio, i parrocchiani difendono il don

L'altro giorno al Paolo VI sono arrivati i carabinieri, chiamati dal coadiutore don Alessio Colombo in seguito alla lite con la mamma di due bambini. I parrocchiani hanno tuttavia difeso il sacerdote. "Ha invitato la donna che desiderava lasciare in custodia i propri due figli al sacerdote definito con un insulto, a provvedere in maniera autonoma alla custodia dei minori in quanto evidentemente non si poteva presumere che si fidasse di una persona definita di tal genere".

"Non ha rispettato le regole"

"Don Alessio del resto non ha fatto altro che dare esecuzione a quanto dalla signora stessa e suo marito hanno firmato all'atto dell'iscrizione dei figli al 42esimo Campo dell'Amicizia - hanno aggiunto dal Paolo VI -. Nel documento sottoscritto hanno autorizzato la parrocchia, nella persona del responsabile dell'oratorio e dei suoi collaboratori a interrompere o vietare la partecipazione di nostro figlio alle diverse attività di oratorio estivo, quando questo provvedimento sia ritenuto necessario per custodire il significato educativo dell'attività e degli spazi".

La chiamata ai carabinieri

Hanno anche giustificato la chiamata ai carabinieri. "I carabinieri sono stati chiamati dal sacerdote stesso in quanto forza pubblica poiché la signora si rifiutava di rispettare quanto sottoscritto da lei stessa e da suo marito nella data dell'11 maggio".

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