Sotto l'albero di Natale 28 licenziamenti alla Postel di Melzo

Le sigle sindacali sul piede di guerra e contestano il taglio di dipendenti sostituiti con personale interinale.

Sotto l'albero di  Natale 28 licenziamenti alla Postel di Melzo
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Sotto l'albero di Natale hanno trovato il licenziamento. E' quanto sta accadendo alla sede Postel di Melzo con i lavoratori che sono scesi in strada per scioperare.

Sotto l'albero 28 licenziamenti

Una mattinata di agitazione quella di oggi, lunedì 16 dicembre, da parte dei lavoratori della Postel, la "costola" di Poste Italiane che offre servizi di gestione documentale e di comunicazione a supporto di aziende pubbliche e private. Di fronte ai cancelli della sede melzese di via Erba una trentina di lavoratori hanno indetto lo sciopero sostenuti da tutte le sigle sindacali: Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Cobas. una manifestazione totalmente pacifica per chiedere il rispetto delle situazioni dei lavoratori e la chiusura della pratica di licenziamento che, sotto Natale, arriva come una mannaia per tante famiglie. Sul posto anche i carabinieri della Stazione di Melzo e la Polizia Locale, presente per tenere monitorata la situazione.

Sostituiti dagli interinali

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Tutto parte il 5 novembre quando la cooperativa Formula Servizi, che si è aggiudicata l'appalto per la movimentazione merci l'1 settembre, ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per 28 dipendenti a fronte dei 51 totali. A destare la maggiore preoccupazione nei sindacati, però, è stata la scelta da parte di Postel di affidarsi a personale interinale  che svolge il lavoro del personale considerato i esubero.

Sindacati sul piede di guerra

"Stiamo parlando di licenziamenti che non sono legati a un momento di crisi o a un rischio fallimento, semplicemente di una scelta di Postel sulla pelle dei lavoratori", ha commentato Chokri Labidi dei Cobas. "Ci sono persone che vengono lasciate a casa dopo aver svolto 13 anni di professione all'interno di questa azienda, passando da una cooperativa all'altra senza che Postel li assumesse", ha aggiunto Antonio Palla coordinatore regionale Fit Cisl. "Al primo tavolo di trattativa che è stato aperto, Postel ha deciso di non presentarsi nonostante la precisa richiesta da parte dei sindacti - ha fatto eco Davide Margarita referente Uil Trasporti Lombardia - Inoltre ai lavoratori è stata proposta una buonuscita ridicola come tombale per chiudere la vicenda ed evitare eventuali causa post licenziamento". Domani, martedì 17 dicembre, è stato indetto un secondo tavolo di trattativa, ma la richiesta dei sindacati non cambia. "La mobilitazione andrà avanti sino a quando non avremo delle risposte chiare dalla committenza - ha concluso Sara Tripodi di Filt Cgil - Siamo assolutamente contrari a questi licenziamenti sotto Natale che costringono i lavoratori e le loro famiglie in una situazione di grave disagio propri sotto le feste. Speriamo già domani di avere risposte chiare alle nostre domande".

Sciopero anche domani

Intorno a metà mattina, verso le 11, anche il sindaco di Melzo Antonio Fusè  si è recato presso lo stabilimento Postel per conoscere meglio la situazione e cercare di capire se una mediazione era possibile. Intanto i sindacati hanno fatto sapere di voler estendere lo sciopero anche a domani, martedì 17 dicembre, quando insieme a tutti i lavoratori si porteranno a Milano in via Jenner per l'incontro con le parti in causa presso la sede di Lega Coop.

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