Femminicidio di Pozzo, lo zio: "Sharly aveva provato a chiamarmi quella notte"

Esclusiva. Il parente della giovane uccisa dal compagno racconta i dettagli della relazione.

Femminicidio di Pozzo, lo zio: "Sharly aveva provato a chiamarmi quella notte"
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Femminicidio di Pozzo, lo zio di Sharly aveva ricevuto una sua chiamata proprio la notte in cui è stata assassinata.

Femminicidio di Pozzo, la chiamata di Sharly la notte dell'omicidio

Alle 2.22 il telefono dello zio di Charlotte Yapi Akassi, per tutti Sharly, ha squillato. La stessa notte in cui la giovane di Pozzo d'Adda è stata assassinata dal compagno Carmelo Fiore nella sua abitazione in via Taviani. Una richiesta d'aiuto, o forse l'omicida (che aveva telefonato all'ex moglie) voleva far sapere cosa aveva appena fatto. Lo zio, infatti, aveva conosciuto e parlato col compagno della nipote dicendogli di fare riferimento a lui in caso di incomprensioni o problemi nella relazione. Per Sharly, infatti, era come un papà.

L'autopsia dirà se era già morta

Solo l'autopsia potrà determinare l'orario esatto del decesso e fugare ogni dubbio. "Voglio sapere se era ancora viva, se era lei che mi cercava", ha detto lo zio.

L'intervista esclusiva e tutti i dettagli in una doppia pagina di approfondimento sulla Gazzetta dell'Adda in edicola e online da sabato 5 ottobre 2019.

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