Menò sul treno un uomo che lo rimproverava, è finito ai domiciliari

Un venticinquenne di Brugherio a novembre insieme ad altri due ragazzi aveva aggredito un uomo di 55. Era finito in carcere, ma ora il giudice gli ha concesso di tornare dalla famiglia.

Menò sul treno un uomo che lo rimproverava, è finito ai domiciliari
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Menò sul treno un uomo che lo aveva rimproverato. Venticinquenne di Brugherio era finito in carcere insieme ad altri due complici, ma il giudice adesso gli ha concesso i domiciliari.

Menò sul treno un uomo e finì in carcere. Ora gli hanno concesso i domiciliari

Ha ottenuto gli arresti domiciliari il ragazzo, 25 anni, residente a Brugherio, che la notte del 30 novembre aveva aggredito, insieme ad altri due giovani (un 23enne di Lesmo e un 18enne di Torino), un uomo che lo aveva rimproverato. A deciderlo è stato il Tribunale di Monza.

La motivazione

Il giudice ha accettato la motivazione dell'avvocato difensore del brugherese, che ha portato in aula i genitori del ragazzo. L'unico dei tre ad avere ancora rapporti con la famiglia, che si è quindi detta disposta ad accoglierlo per fargli scontare i domiciliari.  Diversa, invece la situazione degli altri due elementi della gang, visto che entrambi risultano senza fissa dimora.

La ricostruzione dei fatti

Il 55enne si trovava con la moglie a bordo di un convoglio regionale lungo la tratta Lecco - Porta Garibaldi. L'aggressione è avvenuta mentre il treno stava per entrare nella stazione di Monza. L'uomo aveva rimproverato i tre giovani che, sdraiati, occupavano intere file di sedili, nonostante il treno a quell'ora fosse strapieno di pendolari. Ma il rimprovero aveva fatto scattare la violenza. I tre si erano avventati contro di lui, fratturandogli l'orbita oculare sinistra e uno zigomo. A salvare il 55enne era stata un poliziotto fuori servizio che, grazie al suo intervento, ha ricevuto un encomio.

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