Scosse di corrente alla fidanzata, poi tenta di strangolarla

L'agghiacciante racconto della donna, dimessa dall'ospedale con 22 giorni di prognosi. La Polizia ha denunciato il 35enne

Scosse di corrente alla fidanzata, poi tenta di strangolarla
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Scosse di corrente alla fidanzata, poi tenta di strangolarla. L'agghiacciante racconto della donna, dimessa dall'ospedale con 22 giorni di prognosi. La Polizia ha denunciato il 35enne.

Scosse di corrente alla fidanzata

Una notte da incubo quella che ha vissuto una donna residente a Triuggio, in Brianza, picchiata ripetutamente dal fidanzato 35enne, di nazionalità egiziana. L'uomo - residente a Sesto San Giovanni - sabato sera si è presentato davanti al posto di lavoro della donna, pensando probabilmente di coglierla in atteggiamenti affettuosi con altri uomini e avere così la prova del suo tradimento. La donna ha sempre negato di avere un altro. E sabato ha deciso di salire sull'auto del fidanzato, raggiungendo poi l'abitazione di Triuggio. E qui è iniziata la nottata da incubo.

Ha tentato di strangolarla, poi l'ha picchiata con una bottiglia

In casa, il 35enne ha cominciato a insultare e a picchiare selvaggiamente la fidanzata, prima costringendola a toccare un cavo elettrico scoperto. Il salvavita si è disattivato. L'uomo lo ha riattivato, per poi avvolgere lo stesso cavo attorno al collo della fidanzata, nel tentativo di strangolarla. Ha infine afferrato una bottiglia, scagliandosi addosso alla donna e colpendola ripetutamente su tutto il corpo. Alle 5 del mattino di domenica, una volta calmatosi il 35enne, la vittima è riuscita a uscire dall'appartamento, arrivando al Pronto soccorso del San Gerardo di Monza. Terrorizzata, aveva il corpo pieno di lividi, il volto tumefatto e i segni inequivocabili del tentativo di strangolamento.

Il racconto ai poliziotti

Sul posto, dopo la chiamata al 113, è intervenuta la Polizia di Stato di Monza. E la donna, superata l'iniziale paura, ha raccontato quanto avvenuto agli agenti. Da circa un mese il 35enne aveva assunto un atteggiamento aggressivo e persecutorio nei suoi confronti, accusandola insistentemente di tradirlo con altri uomini. Aspetto sempre negato dalla stessa vittima. Quella di sabato notte non è stata l'unica aggressione. Altri due pestaggi erano avvenuti a febbraio: uno in auto, quando venne presa per i capelli, colpita con una gomitata al volto e con calci, facendole sanguinare il naso. L'altro, sempre davanti a casa dell'uomo, pochi giorni dopo: prima i pugni al volto, poi i calci, quando la donna era a terra. Non aveva presentato querela, per paura di ulteriori reazioni violente da parte del fidanzato.

Ha trovato la forza di denunciare

Domenica, davanti ai poliziotti intervenuti al San Gerardo, la donna ha trovato finalmente la forza di presentare querela. E per l'uomo - con alle spalle precedenti per lesioni, tentata estorsione e guida in stato d'ebrezza - è scattata la denuncia.

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