Tragedia nel mondo della montagna: giovanissimo scalatore stroncato dopo un “gioco mortale”

Mamma e papà hanno “gridato al mondo” il proprio dolore per fare sì che nessun altro genitore debba piangere il figlio per questa maledetta sfida.

Tragedia nel mondo della montagna: giovanissimo scalatore stroncato dopo un “gioco mortale”
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Tragedia nel mondo della montagna: giovanissimo scalatore stroncato dopo un “gioco mortale”.Agghiacciante. E’ impossibile definire in altro modo la  vicenda del giovanissimo Igor Maj, scalatore residente nel milanese ma vicino a Lecco, alle sue montagne, per lo stretto rapporto con i maglioni rossi. Il piccolo Igor, figlio dello scalatore Ramon Maj, tante volte aveva scalato insieme ai giovani Ragni di Lecco. E ora i Ragni lo piangono. Perché Igor è morto la scorsa settimana a seguito delle conseguenze fatali di un gioco terribile. Il blackout, o gioco del soffocamento.

Giovanissimo scalatore stroncato dopo un “gioco mortale”

A rendere nota la vicenda è stata la stessa famiglia del piccolo che ha voluto che tutti sapessero. Mamma e papà hanno “gridato al mondo” il proprio dolore per fare sì che nessun altro genitore debba piangere il figlio per questa maledetta sfida. “Fate il più possibile per far capire hai vostri figli che possono SEMPRE parlare con voi, qualunque stronzata gli venga in mente di fare devono saper trovare in voi una sponda, una guida che li aiuti a capire se e quali rischi non hanno valutato. Noi pensiamo di averlo sempre fatto con Igor, eppure non è bastato. Quindi cercate di fare ancora di più, perché tutti i ragazzi nella loro adolescenza saranno accompagnati dal senso di onnipotenza che se da una parte gli permette di affrontare il mondo, dall’altra può essere fatale.” Questo l’appello dei genitori riportato sulla rivista di settore Pareti.

 

Straziante il ricordo di Fabio Palma sulla pagina fb dei Ragni di Lecco.

“Questo è in assoluto il post più triste di tutta la storia della pagina Fb dei Ragni. Forse, tratta della notizia più tragica che il nostro gruppo abbia mai conosciuto.
Tante volte ci siamo sinceramente commossi per la scomparsa di qualche nostro amico, grandissimo alpinista, o semplice appassionato, e qualche volta abbiamo pianto un nostro anziano che ci ha lasciato per il normale corso della vita. Ma niente è paragonabile a quello che ha cominciato a scuoterci fin dal primo istante che l’abbiamo saputo, settimana scorsa.


All’inizio si pensava ad una tragedia immane, una di quelle che non vorresti mai leggere neppure per uno sconosciuto, figuriamoci per un 14enne che scala con i tuoi piccoli atleti. Che ci costringeva, a noi allenatori, ad intervenire perchè erano così amici che con lui il “casino” era sempre alle porte. Si pensava ad una morte improvvisa,
Poi, la tragedia è diventata ancora più smisurata, perchè ci ha fatto meglio comprendere quello che magari distrattamente avevamo letto qua e là. E’ stata la mamma che ci ha scritto il risultato  dell’indagine, e che ha chiesto che il tutto venisse divulgato, per diffondere questo incomprensibile, ma reale (ed esistente da decenni, ma sempre più in espansione per la capacità virale dei video. ATTENZIONE, ci sono addirittura molti video didattici che ne spiegano “l’utilizzo” per non andare a scuola in interrogazione!!) pericolo mortale.


Igor Maj, tanto amico dei nostri ragnetti, fortissimo scalatore quattordicenne, esuberante e fisicamente una vera e propria forza della natura, figlio di una famiglia fantastica, all’insaputa di tutti era entrato nella spirale del Blackout, una criminale procedura (lo chiamano gioco, noi non lo vogliamo chiamare così) che sfida il soffocamento, e che ha già mietuto tante vittime adolescenti, e non solo, nel mondo. Queste sfide alla morte sono sempre esistite e in ogni epoca si poteva rimanerne coinvolti, ma quelle di oggi sono più subdole, molto più subdole, perchè possono compiersi nella stanza della tua casa, in pochi minuti, guidate da criminosi esempi virtuali, video orrendi che sono dei veri e propri atti terroristici ai nostri figli, ai nostri amici, a tutti noi. E non arrivano da sconsiderati terroristi stranieri, ma dalla nostra società.


Questa tragedia che per sempre porteremo nel nostro cuore, che da giorni ci ha reso le notti agitate e incomprensibili, deve rimanere un monito, come la famiglia, una STRAORDINARIA famiglia, ha reso pubblico affinchè questi pericoli non rimangano in qualche distaccato trafiletto di internet.
I Mostri sono tra noi, non vengono da lontano. Parliamone con i nostri figli, ancora di più quando NULLA, come nel caso di Igor, lasci presagire nulla di strano.
Quanto ci mancherà Igor, non potete immaginarlo. Siamo sconvolti, come mai ci è accaduto”.

Federazione Arrampicata Sportiva Italiana

Il Comitato Lombardo e tutte le Asd Lombarde esprimono le più sentite condoglianze alla famiglia di Igor Maj, giovane atleta che ci ha improvvisamente lasciati.

I funerali saranno giovedì 13 settembre alle ore 15.30 presso la sala del cimitero di Lambrate.

La mamma

"Sono stata la prima a volere che questa vicenda fosse resa nota" ha detto la mamma al Giornale di Lecco. "L'ho fatto per un motivo solo: voglio che tutti i ragazzi sappiano che comprimersi la carotide è pericoloso, fatale. E'una manovra che non va assolutamente compita se non con a fianco un medico rianimatore. Non solo ma questa fantomatica euforia di cui alcuni siti parlano è falsa. Nessuno purtroppo è mai tornato indietro per dircelo".

 

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