A Pioltello arriva la Carovana dei cento colori

Sabato 5 maggio la terza edizione dell'evento.

A Pioltello arriva la Carovana dei cento colori
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Tutto è pronto per la terza edizione della Carovana dei cento colori, che si terrà sabato 5 maggio, alle ore 15, appuntamento ormai fisso per la città di Pioltello.

Carovana dei cento colori in arrivo

Anche quest’anno l’organizzazione è stata a cura della Consulta Interculturale, che ha coinvolto le associazioni Rel-Azioni, El Huda, Amal, il Gruppo scout Agesci Pioltello 1, l’Istituto comprensivo Mattei Di Vittorio, il comprensivo Iqbal Masih, il Centro Islamico di Milano e Lombardia, l’Auser e per il Comune il Centro di Aggregazione Giovanile e
Incontri.

Tutto basato sul gioco

Filo conduttore dell’evento sarà il “gioco”. Al Parco Baden Powell, dove confluiranno le carovane provenienti da via Bolivia (alle  14,15) e da via Bizet (14,30), si svolgeranno competizioni come le Pignatte, tiro al canestro mobile, giochiamo ai 5 sensi, percorso avventura, gioco delle sedie, scatola dei giochi a sorpresa, tana dello scoiattolo, patata bollente, taboo, pictionary, corsa ai sacchi e molti altri ancora.

Un appuntamento fisso

“La Carovana dei cento colori è ormai un appuntamento fisso e irrinunciabile per la città di Pioltello – spiega Jessica D’Adamo, assessore alla Cultura e Politiche giovanili – un momento di incontro, conoscenza reciproca e condivisione, che rende evidenti le mille potenzialità della nostra città e quanto in un clima di positivo
queste possano fare crescere l’intera comunità pioltellese.”
“Questa terza edizione nasce sotto i migliori auspici – aggiunge Mohamed El Idrissi, presidente della Consulta interculturale e membro dell’associazione El Huda - l’idea di dedicare al gioco questa edizione nasce dalla volontà di coinvolgere tutti, grandi e bambini, per farli giocare tra loro, indipendentemente dall’età e dalla provenienza. Vogliamo che tutti  “si mettano in gioco”. Attraverso il gioco ci si conosce e si superano le barriere culturali e linguistiche nel modo più naturale, in questo noi adulti abbiamo molto da imparare dai nostri ragazzi.”

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