Fiera delle Palme, la Coldiretti a Melzo con i tesori agroalimentari a km zero

Per la prima volta in città la raccolta firme #Stopciboanonimo.

Fiera delle Palme, la Coldiretti a Melzo  con i tesori agroalimentari a km zero
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Dai prodotti da forno con i grani antichi all’agribeauty a base di lumache, dal riso Carnaroli all’agribirra: ci sarà questo e molto altro nel farmers’ market di Melzo organizzato dalla Coldiretti di Milano, Lodi, Monza e Brianza in occasione della storica Fiera delle Palme. Sabato 13 aprile dalle 14 alle 19 e domenica 14 aprile dalle 9 alle 19, in via Cristoforo Colombo, una ventina di produttori di Campagna Amica porteranno nel mercato contadino le eccellenze dell’agroalimentare lombardo.

Fiera delle Palme con Coldiretti

“Per la prima volta partecipiamo per due giorni con i nostri produttori a una delle manifestazioni più attese e conosciute del territorio – spiega Alessandro Rota, presidente della Coldiretti interprovinciale – Abbiamo voluto onorare l’edizione numero 400 della Fiera di Melzo con un grande mercato in cui i consumatori avranno la possibilità di fare la spesa direttamente dal contadino, acquistando il cibo cento per cento Made in Italy”. In vendita biscotti, farine, prodotti di bellezza naturali, ortofrutta, salumi, formaggi, miele e olio.

Domenica laboratori per bambini

Nella giornata di domenica, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16 – precisa la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza - ci saranno anche tre laboratori dedicati ai più piccoli: da quello sulla preparazione del pane a uno su api e miele, fino a quello che permetterà ai bambini di conoscere da vicino il mondo delle lumache. Durante la Fiera delle Palme farà tappa per la prima volta in città la raccolta firme per la petizione “Eat original! Unmask your food” (Mangia originale, smaschera il tuo cibo), promossa da Coldiretti e Fondazione Campagna Amica per chiedere alla Commissione europea di agire sul fronte della trasparenza e dell’informazione al consumatore sulla provenienza di quello che mangia. Infatti – spiega la Coldiretti– è a rischio “fake” nel carrello della spesa un prodotto alimentare su quattro che non ha l’obbligo di riportare l’origine in etichetta, dai salumi alle marmellate, dai ragù ai sottoli, dal succo di frutta fino al latte in polvere per bambini.

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