Ordinanza anti-immigrati, paga il sindaco ma è gazzarra in aula

La seduta del Consiglio comunale di Cologno Monzese è terminata con le minacce di querela del capogruppo Pd verso il primo cittadino.

Ordinanza anti-immigrati, paga il sindaco ma è gazzarra in aula
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Fa ancora discutere l' ordinanza anti-immigrati firmata la scorsa estate dal sindaco di Cologno Angelo Rocchi. La discussione in Consiglio comunale di mercoledì sera è terminata con le minacce di querela del capogruppo del Pd Giovanni Cocciro al primo cittadino.

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Ma andiamo con ordine. All'ordine del giorno era prevista la discussione del debito fuori bilancio derivato dalla sentenza del Tribunale di Milano che ha dato ragione alle associazioni che avevano presentato ricorso. In totale sono 8.248 euro.

Il sindaco paga lui

Rocchi ha già annunciato che metterà di tasca propria l'importo. Cocciro l'ha incalzato sostenendo che ricorrerà alla Corte dei conti perché da tale cifra non sono compresi i 3.642 euro di spese legali sostenute dal Comune.

"Un trombone stonato"

La discussione in aula si è ben presto trasformata in gazzarra. All'ennesimo intervento dell'esponente dem fuori microfono e alle proteste del presidente del Consiglio Fabio Della Vella, Rocchi è sbottato: "E' un trombone stonato", ha detto riferito a Cocciro.

La querela

A quel punto si è accesa tra i due una zuffa verbale. Al termine il capogruppo Pd urlava "La querelo, la querelo". Poi ha spiegato: "Mi ha dato del pagliaccio e ha detto che devo tornare nel mio ufficio a vendere gli appartamenti del Comune - ha detto - Ora dovrà spiegare al giudice a quali appartamenti fa riferimento".

La maggioranza

Intanto dalla maggioranza Nicola Tufo e Lia Brasacchio hanno sostenuto che l'ordinanza del sindaco era condivisa nello spirito da tutta la coalizione.

Minoranza

Dalle file dell'opposizione si sono invece levate aspre proteste: "Eravamo la città della pace ora abbiamo l'etichetta di città razzista", hanno detto dal Pd. "Ora qualsiasi cittadino potrà chiedere i danni di immagine", ha aggiunto Salvatore Capodici (civiche).

Movimento 5 stelle

Molto criticata è stata Monica Motta, che si è astenuta e che, al contrario dei suoi colleghi di minoranza, non ha abbandonato l'aula. Cosa che ha permesso a Rocchi & Co di avere il numero legale (nella Lega era assente Silvia Mancini). Ha condannato l'ordinanza, ma ha apprezzato il gesto del sindaco.

Accuse

Qualcuno ha parlato di "inciucio giallo-verde" in vigore anche a Cologno. "A me non interessano gli inciuci - ha ribattuto Motta - Esco quando mi sembra opportuno e sto dentro quando credo che sia giusto così".

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